Il Nepal in breve
Il Nepal è una piccola gemma himalayana incastonata fra Cina e India, senza alcun sbocco sul mare.
Con i suoi paesaggi montuosi, il Nepal si presenta come il paradiso per gli amanti di trekking ed escursioni e soprattutto per chi è alla ricerca della sconvolgente bellezza della natura
Nonostante le dimensioni ridotte, il territorio del Nepal è ricco di meraviglie e tesori: se si immagina che sia una terra ricca di natura, templi e monaci in preghiera… beh, è tutto vero.
Il Nepal è dunque un perfetto connubio di musei viventi, natura, cultura e stile hindu, presentandosi ai nostri occhi come il perfetto antidoto alla frenesia della vita di tutti i giorni.
Quando andare in Nepal
Per visitare il Nepal è necessario scegliere con cura il periodo in base al clima. Il periodo migliore è sicuramente l’inizio della stagione secca, quindi i mesi di ottobre e novembre, in cui temperature miti e natura rigogliosa la fanno da padroni. In alternativa si possono fare dei tentativi tra febbraio e aprile, alla fine della stagione secca, in cui si hanno temperature ottimali e sbocciano i fiori più belli. Unico neo: la scarsa visibilità a causa della polvere sollevata dai monsoni.
Cosa vedere in Nepal
Capitale del Nepal, Kathmandu incanta subito chiunque con un trionfo di colori, suoni e odori incredibili. Il suo dedalo di strade secondarie permette di scoprire non solo templi nascosti ma anche di entrare in contatto con le abitudini e le tradizioni degli abitanti. Da fare assolutamente nella capitale è una visita all’antico Palazzo Reale Hanu man Dhoka che, anche se gravemente danneggiato dal sisma del 2015, mantiene ancora il suo aspetto magnifico.
Conosciuta anche con il nome di Lalitpur, Patan è un’antica città reale sita a soli 6 km dalla capitale. Passeggiare per le sue vie acciottolate è il miglior modo per assaporare il suo innegabile fascino: ovunque si giri la testa si vedono monasteri e antichi templi e ce ne sono talmente tanti che la città ha guadagnato il soprannome di “città dai mille tetti dorati”.
Anticamente polo spirituale buddhista, oggi Patan conserva gran parte della sua tradizione nell’artigianato locale.
Terza città-stato, Bahktapur è un vero e proprio calderone di tesori e bellezza. Il nome tradotto significa “città dei devoti” e non potrebbe essere più azzeccato dal momento che vanta ben tre piazze su cui si affacciano maestosi templi. Da visitare senza ombra di dubbio il Palazzo Reale, un enorme complesso realizzato durante i secoli, e la Piazza dei Vasai, una vasta piazza pubblica popolata interamente da artigiani della ceramica e della terracotta. Molto belli da osservare sono anche gli artigiani che intrecciano tessuti e scalpellano il legno.
Il suo nome letteralmente significa “il cuore della giungla”: il Parco Chitwan ospita una fauna incredibilmente prosperosa, tra cui elefanti, tigri del Bengala, bufali, rinoceronti, capre e le immancabili scimmie.
Dal 1984 è parte del Patrimonio dell’Umanità ed è in parte popolato dalla minoranza etnica della tribù Tharu, di cui sarà possibile scoprirne la cultura. Da tenere a mente però: è una meta adatta solo a chi possiede un gran spirito di adattamento.
Quali sono le tradizioni più importanti del Nepal
Festival particolare è Janai Purnima a Patan, ovvero il festival della “cordicella sacra” che si svolge ad agosto.
Durante le celebrazioni si possono vedere sciamani e guaritori esibirsi nelle danze rituali nei loro abiti tradizionali, mentre gli uomini della casta dei bramini (sacerdoti) e i guerrieri indù cambiano la cordicella bianca che indossano legata attorno al petto fin dall’età adulta come simbolo di ammissione alla religione induista.
Un’altra celebrazione molto suggestiva, che si svolge sempre ad agosto, è Gai Jatra a Bhaktapur, il festival della morte e della gioia. Nonostante sia una ricorrenza per celebrare i defunti, tutta la città è un trionfo di tamburi, canti e danze ed è per questo motivo che si fa riferimento alla gioia.
Perfetto per
La terra mistica del Nepal è la meta perfetta per coloro che sono alla ricerca di paesaggi mozzafiato, scorci naturalistici senza eguali e scenari culturali dal sapore templare.
Luogo antico e talvolta, in un certo senso, insidioso, il Nepal è una meta adatta a chi ha un grande spirito avventuriero e soprattutto di adattamento.
Perfetto per chi ama fare sport all’aria aperta, il Nepal esercita da sempre un certo fascino nella cultura occidentale: se ci si va, non sarà più possibile dimenticarlo.
A cosa fare attenzione in Nepal
Anche se non obbligatorie, vi sono alcune vaccinazioni raccomandate, come ad esempio quella per la febbre gialla. Si raccomanda quindi di consultare sempre il proprio medico prima di intraprendere il viaggio.
Come in molte altre parti del mondo, è importante seguire qualche norma igienica di base soprattutto legate agli alimenti: si raccomanda di bere solo acqua in bottiglia senza aggiungere ghiaccio; se l’acqua non è imbottigliata è necessario farla bollire per sterilizzarla. Lavarsi spesso le mani e non mangiare cibi crudi.
Come raggiungere il Nepal
Per raggiungere il Nepal bisogna tenere presente che non esistono voli diretti, pertanto sarà necessario fare uno scalo e spesso e volentieri cambiare compagnia aerea. Se l’idea di cambiare aereo non fa impazzire, esiste un’alternativa via terra: si atterra in India e si prende un autobus.
Come sono i trasporti locali in Nepal?
Il mezzo di trasporto locale più usato è sicuramente l’autobus, che costa poco ma è scomodo e lento, a causa anche delle strade in condizioni per nulla ottimali.
Non esistono treni e non è possibile noleggiare auto, se non con un conducente, pertanto sono sempre di più i turisti che preferiscono muoversi in bicicletta o addirittura a piedi.
La rete aerea interna non è molto sviluppata ed è molto cara.