La Turchia in breve
Quanti paesi conoscete che in sé racchiudono due continenti? La Turchia è uno di questi, se non l’unico. Grazie alla sua posizione geografica straordinaria, da sempre la Turchia è considerata il “cancello d’Europa”, quasi Asia, non ancora occidente.
Ed è questa singolare condizione che rende la Turchia un paese straordinariamente ricco di storia, tradizioni e culture diverse. Meravigliosi templi greci, taglienti minareti che invitano alla preghiera, una pulsante vita notturna e colorati bazar colmi di tessuti e spezie pregiate: questo e molto altro racchiude la Turchia e racconta ai viaggiatori che decidono di visitarla senza pregiudizi.
Lontana e vicina allo stesso tempo, la terra del generale Ataturk (il leggendario patriota, venerato quasi come un dio laico) offre anche spettacoli naturalistici unici nel suo genere, come i camini della Cappadocia, dall’aspetto quasi lunare.
Luogo di spiritualità e mitologia – qui sembra trovarsi la famosa Troia omerica – la Turchia è un viaggio da fare con la curiosità e l’incanto che si prova ad ascoltare un poema epico o una preghiera straniera.
Quando andare in Turchia?
Il periodo migliore per visitare la Turchia è la primavera o l'autunno, per via delle temperature più miti e per il tempo, quasi sempre sereno e privo di particolari precipitazioni.
Cosa vedere in Turchia
Una delle più grandi basiliche cristiane mai costruite nell’antichità e oggi moschea, Santa Sofia è forse il simbolo più potente ed efficace della doppia anima di Istanbul, che come qualcuno ha cantato è divisa “tra due mondi e tra due ere”. Luogo di visita e di devozione, questa moschea che con la sua enorme cupola domina la città è una tappa imperdibile, da visitare per comprendere l’animo profondo della Turchia. Curiosità: esiste al suo interno una colonna con un buco che si dica porta fortuna. La sfida è trovarlo!
A pochi metri si trova inoltre un'altra moschea imperdibile: la maestosa Moschea Blu!
La Turchia possiede capolavori architettonici, alcuni non scolpiti dall’uomo, ma dalla natura. L’esempio è Pamukkale, un intrico incantato di formazioni calcaree e terrazze che formano delle pozze naturali d’acqua usate in passato (e non solo) per i trattamenti termali. E proprio alle terme di Hierapolis bisogna andare dopo aver visitato la piccola cittadina di Pamukkale, che si schiude al turista come un segreto abbagliante.
Camminando per le antiche strade di Efeso, la mente viaggia immediatamente fino a Pompei, per l’emozione e il sorprendente stato di conservazione del sito archeologico, in cui è possibile riconoscere lo scheletro di una delle città più importanti del mondo greco e romani. Due punti di assoluto interesse da non perdere sono la Via dei Cureti, lastricata di antichi marmi, e la facciata della biblioteca a due piani, che grazie ai sapienti giochi di colonne e cassettoni sembra danzare fino al cielo.
Esistono luoghi su questo pianeta che non sembrano di questo pianeta: li si visita con la stessa curiosità di chi scopre un mondo altro, inaspettato, quasi alieno. Questa è la sensazione che si prova a visitare la Cappadocia, una regione fuori dal comune. A seguito di una grande eruzione vulcanica, si è creato un paesaggio quasi lunare, fatto di formazioni rocciose dalle forme più improbabili. A rendere il tutto ancora più affascinante la possibilità di visitare chiese rupestri e grotte affrescate che testimoniano il passaggio dell’uomo.
Quali sono le tradizioni più importanti della Turchia
Una delle feste più importanti della Turchia è il 23 aprile, data dell’indipendenza del Paese, e il 19 maggio, giorno in cui si festeggia il leggendario comandante Ataturk, le cui foto tappezzano letteralmente negozi e locali di ogni città.
Ma la Turchia è un paese mussulmano, dunque segue le celebrazioni previste dall’ortodossia religiosa: le principali sono la Festa del sacrificio, la versione musulmana della Pasqua, e ovviamente il Ramadan, che ridisegna il ritmo delle città turche per più di un mese.
Perfetto per
La Turchia è la meta perfetta per chi ama la storia, quella storia che si unisce al mito, che si trasforma in leggenda e diventa tradizione: non c’è città, sito o luogo naturale che non sia diventato oggetto di un racconto che porta altrove.
È poi particolarmente consigliata agli appassionati di buon vino e buon cibo e di vita notturna in genere per la proverbiale convivialità di turchi e perché Istanbul e la Cappadocia offrono non poche soddisfazioni anche inaspettate (la danza dei dervisci a notte fonda potrebbe essere una di queste).
Anche gli sportivi possono trovare certo soddisfazione, essendoci molti luoghi naturali mozzafiato da esplorare, sia in solitaria che in gruppo, per scoprire il volto più nascosto di un paese dalle infinite anime.
A cosa fare attenzione in Turchia
Pur essendo un paese a lungo proiettato verso l’Occidente, la Turchia ha passato momenti di incertezza politica, dunque è importante monitorare la situazione per essere sicuri di partire in momenti “tranquilli”, evitando proteste e disordini (il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it è la fonte ufficiale migliore per avere sempre le informazioni aggiornate).
Quando si è in giro per le città, poi, vanno visitati con attenzione i luoghi più affollati, come i famosi bazar, in cui oltre ai borseggiatori, anche molti venditori provano a fare qualche buon affare a scapito dei turisti.
Come raggiungere la Turchia
Ovviamente il mezzo di elezione è l’aereo e l’aeroporto principale è quello di Istanbul verso cui volano aerei (anche economici) da tutta Europa. Di buon livello e abbastanza sicura è la compagnia di bandiera, la Turkish Airlines.
Si può poi raggiungere la Turchia anche con treni o autobus, ma il rischio è quello di incontrare frequenti disservizi e passaggi di frontiera non sempre “amichevoli”.
Come sono i trasporti locali in Turchia
Con l’aereo è possibile muoversi in tutto il paese essendoci ben trenta cittadine collegate anche con tratte economiche e dirette.
Gli autobus sono un’alternativa ugualmente interessante, che con pochi spiccioli collega tutti gli angoli del paese (si consigliano Boss Turizm, Ulusoy e Varan).
La rete ferroviaria è ben dispiegata sul territorio anche se si è mostrata obsoleta per lunghi tratti e forse non sicurissima.
Mentre non è consigliabile girare in macchina, specialmente in città, per lo stile di guida dei locali, un’esperienza splendida può essere quella di girare la Turchia in bici. Fatica e sudore non mancheranno, ma neanche lo stupore per i posti che si raggiungono (Köy Köy Türkiye Yol Atlasi è la guida più sicura a cui affidarsi).
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