La Lituania in breve
La Lituania è il Paese più meridionale tra quelli baltici e sebbene non sia una meta turistica molto ambita nasconde al suo interno notevoli attrazioni, soprattutto naturalistiche. La Lituania, infatti, è famosa soprattutto per il passaggio di uccelli rari che si muovono lungo le rotte migratorie e che possono essere osservati specialmente in autunno e durante il periodo della nidificazione. I centri cittadini principali poi, pur non essendo grandi o particolarmente popolati risultano incredibilmente affascinanti per le architetture che alternano lo stile gotico a quello barocco. Piccola e orgogliosa, la Lituania vanta anche una lunga storia, prima di tribù autoctone e poi di fiero nazionalismo, che ha spinto la popolazione a rivendicare le proprie radici e la propria indipendenza e ad affermare la propria identità in ogni occasione.
Quando andare in Lituania
Vista la posizione, il periodo migliore per visitare la Lituania è l'estate, da giugno ad agosto, per incontrare temperature piacevoli se non addirittura calde. Se invece si vuole vivere un’esperienza più “vera” e meno turistica, si può provare ad andare anche nel periodo invernale, ma bisogna prepararsi: il termometro scenderà abbondantemente sotto lo zero.
Cosa vedere in Lituania
La capitale della Lituania è una piccola perla. Il centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità per le straordinarie architetture barocche: un vero gioiello inaspettato da girare in un giorno, meglio ancora due, per ammirare la Cattedrale e camminare lungo le vie della Città Vecchia. Tra l’altro, il fatto di essere stata nominata recentemente Capitale della Cultura ha dato alla città un notevole impulso, che ha avviato un percorso di riqualificazione di molte zone e di potenziamento dei servizi turistici.
Forse uno dei luoghi più mistici di tutta Europa, la collina delle croci è un “santuario” a cielo aperto, completamente gratuito, che raccoglie oltre 400.000 croci. A piantarle è stato il popolo lituano a partire dal 1400 e da allora il numero si è via via moltiplicato, specialmente durante le sanguinose repressioni dell’epoca zarista. Sebbene nel corso della storia la collina sia stata più volte spianata, questo non ha impedito alle croci di rispuntare, al punto che persino Giovanni Paolo II venne a visitare questo luogo, riconoscendone ufficialmente l’importanza. Il silenzio, l’atmosfera unica e il forte senso di misticismo rendono questa una tappa più che obbligatoria.
Un museo a cielo aperto? In Lituania esiste ed è il Museo Etnografico di Rumsiskies, che riproduce le tipiche abitazioni di legno usate un tempo dalla popolazione lituana (e che in alcune parti si usano ancora).
Una delle attrazioni più importanti della Lituania è il Castello di Trakai, che con le sue torri svettanti e le pietre a vista, sembra uscire direttamente da un ciclo di racconti cavallereschi. Una caratteristica che rende ancora più interessante il monumento è il fatto di trovarsi su un’isoletta che è raggiungibile solo attraverso due ponti pedonali. All’interno si trovano oggetti e armature, conservati in stanze che ancora conservano il fascino di un’epoca passata. Da non perdere sono poi le piccole abitazioni dei caraiti costruite intorno al castello: con i loro colori vivaci rappresentano un’occasione irresistibile per fare qualche foto instagrammabile!
Quali sono le tradizioni più importanti della Lituania
Molte delle tradizioni lituane derivano dal paganesimo baltico che è stata a lungo la religione del paese, fino a che il cristianesimo non si è imposto e si è fuso con i costumi locali. Da questa curiosa commistione nascono feste coloratissime, allegre, che celebrano il susseguirsi delle stagioni e seguono il ritmo della natura. Ad esempio, nel primo giorno di primavera, i lituani sono soliti ornare chiese e vie con rami di ginepro o palme ricavate dall’abete nano. Durante l’equinozio di autunno, invece, si organizzano mercatini e si svolge a Vilnius un festival in cui si incendiano varie sculture di paglia: lo spettacolo è assicurato.
Perfetto per
La Lituania è perfetta per chiunque voglia andare alla scoperta di un Paese poco noto, poco battuto, ma che nasconde delle piccole imperdibili bellezze. È perfetta, inoltre, per chi vuole un viaggio economico, che permetta di apprezzare la vita quotidiana di una popolazione intera. Ci vuole, in un certo senso, l’animo del pioniere, che scopre viaggi dove nessuno è stato prima. Ecco perché una buona idea è il viaggio itinerante in macchina, per immergersi al massimo nell’atmosfera del paese.
A cosa fare attenzione in Lituania
La Lituania è un posto molto accogliente, dove le persone seppur inizialmente un po’ diffidenti si mostrano presto allegri e ospitali. L’aspetto a cui prestare maggior attenzione è il tempo meteorologico in inverno, che può essere molto rigido, con intense nevicate ovunque. Altra cosa a cui fare attenzione è la preparazione del viaggio: non essendo il turismo ancora una vera e propria risorsa per il Paese i servizi non sono perfetti e questo vorrà dire aumentare il proprio spirito di adattamento.
Come raggiungere la Lituania
Il mezzo principale è l’aereo: esistono, infatti, diverse tratte europee che portano agli aeroporti di Vilnius e di Kaunas, entrambi abbastanza vicini al centro della città. In alternativa, si può utilizzare l’autobus, sicuramente più economico, ma anche molto scomodo, poiché richiede non poche ore di viaggio. Lo stesso vale anche per l’automobile, a cui bisogna aggiungere il lungo tempo di attesa per passare il confine con la Polonia. Infine, c’è la possibilità di usare il treno, anche se le tratte non sono frequentissime (le principali sono da e verso Mosca, San Pietroburgo, Minsk, Varsavia).
Come sono i trasporti locali in Lituania
Treno e pullman sono i mezzi perfetti per girare in città o per muoversi da una regione a un’altra: entrambe le scelte sono convenienti e garantiscono viaggi veloci e abbastanza comodi ovunque. Anche la macchina può essere un’alternativa interessante visto che il traffico è poco e le strade molto ben tenute. Attenzione però, i costi di noleggio sono mediamente alti.
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