Il Messico in breve
Come tutti i Paesi “di cerniera”, schiacciati dalla morsa geografica di realtà vicine ma incredibilmente distanti il Messico mostra la bellezza assoluta nelle sue contraddizioni. All’odore selvaggio delle foreste di conifere il Messico unisce deserti roventi e spiagge tropicali che si bagnano nell’Oceano Pacifico e nel Golfo del Messico; al silenzio indecifrabile delle rovine precolombiane che dominano la giungla combina la vita caotica di megalopoli come Città del Messico e Guadalajara; alle attrazioni per turismo di massa di Cancùn, Playa del Carmen e Puerto Escondido contrappone le regioni aspre e fertilissime del Chiapas, in cui l’irredentismo indigeno è diventato quasi leggendario.
Non proprio America, non ancora Sud America, il Messico è un Paese complesso, che racconta una storia millenaria, fortemente intrecciata a quella europea, ma decisamente composita, che lascia a ogni viaggiatore un senso di inafferrabile mistero.
Quando andare in Messico?
In Messico il clima è tropicale. Durante l’anno si alternano due stagioni: quella secca e quella umida.
Il periodo migliore per visitare il Messico è da dicembre ad aprile, per evitare le piogge e i caldi più intensi, mentre è preferibile scegliere altre mete tra settembre e ottobre, poiché sono i mesi in cui cicloni e uragani sono più frequenti.
Cosa vedere in Messico
Il Messico è famoso per le antiche popolazioni precolombiane che lo hanno abitato prima dell’arrivo degli spagnoli. Di queste senza dubbio la più famosa ed evoluta è la civiltà Maya, che ha lasciato segni indelebili del suo passaggio, come il complesso archeologico di Chichen Itza, patrimonio dell’umanità, situato nella Penisola dello Yucatan.
Famosa per le imponenti piramidi a gradoni (su cui non è più possibile entrare) e il campo della pelota, Chichen Itza merita senza dubbio una visita, meglio ancora se di mattina presto, durante un’escursione nella foresta circostante.
Assieme a Chichen Itza, un altro luogo da vedere in Messico è il sito archeologico di Palenque, nella regione del Chiapas, a circa 130 km da Ciudad del Carmen. Anche questo di età Maya, è forse il più suggestivo essendo completamente immerso in una giungla da romanzo. Pur essendo più piccola di Tikal e Copàn, Palenque custodisce palazzi Maya dall’enorme valore archeologico, come il Tempio del Sole e il Tempio delle Iscrizioni, dove sono visibili alcuni bassorilievi dedicati ad antenati mitici della popolazione, venuti dalle stelle.
Oltre a splendidi siti archeologici, il Messico è in grado di offrire anche bellezze naturali mozzafiato, come il Canyon del Sumidero, ovvero un canyon profondo, situato nel Chiapas, Parco Nazionale del Canyon del Sumidero. Essendo coperto d’acqua è possibile visitarlo in barca, partendo da Chiapa de Corzo. Grazie all’habitat particolarissimo della zona si possono vedere alcuni animali in via di estinzione come il coccodrillo da fiume, che è diventato il simbolo del Canyon. Piccola curiosità: i più attenti, durante la navigazione, potranno vedere un piccolo santuario ricavato nella roccia e dedicato alla Madonna di Gadalupe.
Pur avendo chilometri di splendide spiagge tropicali, nel suo entroterra il Messico nasconde delle vere e proprie perle naturalistiche capaci di incantare gli escursionisti.
Tappa fissa di ogni viaggio dovrebbero essere le cascate di Agua Azul, a circa 70 chilometri da Palenque. Sebbene sia necessario viaggiare lungo strade non sempre in buono stato di manutenzione e nonostante il terremoto del 2017 che ne ha modificato in parte la portata, “Le cascate d’acqua blu” meritano una fermata, per una foto o, meglio, un tuffo in una delle tante piscine naturali.
Quali sono le tradizioni più importanti del Messico
Senza dubbio una delle ricorrenze più sentite è Los Dias de los Muertos, ovvero il giorno dei morti. A differenza di Halloween, però, questa festa viene celebrata con danze, vestiti variopinti e dolci di ogni genere.
Perfetto per
Perfetto per chi cerca un viaggio capace di unire aree di interesse culturale a luoghi naturalistici mozzafiato, senza rinunciare a qualche giorno di totale relax in spiaggia. Servono un po’ di spirito di adattamento e tanta curiosità, specialmente se si decide di scoprire l’entroterra. Chi visita il Messico deve prepararsi a una vacanza non stanziale: avere una buona capacità di organizzazione e magari qualche esperienze di trekking può aiutare negli spostamenti e nelle escursioni nella giungla. Tuttavia, grazie alle enormi strutture di accoglienza, il Messico è una meta perfetta anche per le famiglie o per coppie in luna di miele. Non è consigliabile, invece, accompagnarsi a un animale domestico poiché non sempre è accettato nelle strutture e sui trasporti.
A cosa fare attenzione in Messico
Sebbene il Messico negli anni sia diventata una meta turistica molto apprezzata e diffusa, tuttavia ci sono delle accortezze per viaggiare in sicurezza.
La prima è quella di evitare escursioni senza una guida, specialmente nella regione del Chiapas, così come è bene non avventurarsi in zone rurali come Chilpancingo e Acapulco e Jalisco. Allo stesso modo quando ci si muove per città come Città del Messico è bene evitare alcuni quartieri (Naucalpan, Tepito, Ecatepec) e, nelle ore notturne il centro storico. In generale è bene viaggiare leggeri, senza oggetti di valore addosso.
Come raggiungere il Messico
Il Messico si raggiunge facilmente in aereo, arrivando a Monterrey, Cancun e Città del Messico.
Via terra, dagli USA, ci sono 20 valichi ufficiali attraversabili con il bus. Fra Messico e Guatemala ci sono anche dei valichi ferroviari.
Per i più “avventurosi”, si possono percorrere degli itinerari che attraversano la giungla con autobus o imbarcazioni (o partendo da Tikal in Guatemala ed entrando in Messico a Corazal o partendo da Fores e passando da Tenosique) che arrivano a Palenque.
Come sono i trasporti locali in Messico
Sebbene i voli interni si siano molto ridotti negli anni e questo abbia fatto aumentare i prezzi e diminuito la qualità del servizio, restano comunque il mezzo di trasporto migliore per rapporto qualità-prezzo.
Una valida alternativa sono gli autobus, che permettono lunghe percorrenze grazie a una capillare rete di collegamenti in buone condizioni di comfort.
Gli autobus “rurali”, invece, sono vecchi e spesso scomodi e hanno un costo decisamente contenuto.
I treni sono meno costosi degli autobus, ma la qualità talvolta è pessima.
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