NYC: cinque giorni nella città che non dorme mai
Il viaggio in poche parole
Il primo grande viaggio post pandemia non poteva che essere negli Stati Uniti! Qui troverete le info della permanenza a NY, prima tappa di un viaggio on the road proseguito sulla West Coast-> visitate il Diario di @Gian Filippo Bendandi per maggiori info
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Primo pomeriggio a NYC
Siamo arrivati all'aeroporto JFK ad ora di pranzo locale. Abbiamo preso un Uber direttamente fuori l'aeroporto e siamo arrivati all'hotel in un'oretta. Posate le valigie e indossato qualcosa di più fresco, abbiamo iniziato a goderci il nostro primo pomeriggio a New York. Partendo da Bryant Park, alle spalle del nostro hotel, abbiamo visitato la New York Public Librery. L'ingresso è gratuito, ci sono alcune sale in cui non si può accedere perchè riservate a chi studia/lavora e altre in cui ci sono uffici. Dalla biblioteca abbiamo camminato sino a Grand Central, la storica stazione centrale. E' la quarta volta che visito NY, eppure entrare nella stazione centrale e guardare il suo tetto, dipinto di turchese e con disegnate le costellazioni, è sempre un'emozione unica. Vicino a Grand Central, è possibile salire sul One Vanderbilt, un grattacielo di nuova costruzione con una bellissima terrazza panoramica. Consiglio di prenotare con largo anticipo online i biglietti (noi non li abbiamo trovati!). Continuando, abbiamo raggiunto la cattedrale di Saint Patrick, una cattedrale gotica che sorge tra grattacieli di vetro: unica! L'ingresso è gratuito. Siamo poi andati al Rockfeller Center e deciso di salire sul Top of the Rock, terrazza in cima al Rockefeller Center. Da qui si gode della vista più bella di Manhattan: da una parte, Central Park, dall'altra lo sguardo si perde dall'Empire State Building sino al Financial District. Abbiamo poi raggiunto Times Square e, seduti sui famosi gradoni della piazza, abbiamo ammirato le migliaia di persone che l'attraversavano e i tanti artisti di strada che cercavano di farsi pagare dai turisti. Siamo poi tornati in hotel, convinti di riuscire ad andare a Bryant Park per la proiezione all'aperto di un film. Purtroppo, il parco era davvero pienissimo di gente, per cui abbiamo rinunciato. Abbiamo quindi deciso di mangiare qualcosa nelle vicinanze e poi siamo ritornati in hotel.
Secondo giorno a NYC
Sebbene alcuni possano avere dubbi sul "quando" convenga andare a NYC, posso assicurare che andarci di estate vi permetterà di vivervela a pieno e camminare tanto. Il secondo giorno della nostra permanenza a NYC ci siamo incamminati dal nostro hotel per una colazione "tipica" verso Ellen's Stardust Diner. La particolarità del posto è che tutti i camerieri sono aspiranti star di Brooklyn, la vostra colazione sarà quindi accompagnata da performance live di questi eccezionali artisti, a suon di canzoni che spaziano da quelle de "Lion King" e sino ad arrivare a quelle di "Mama Mia". Il posto è un po' turistico, ma il divertimento è garantito e, soprattutto, rappresenta l'essenza di NY: qui tutti riescono a credere che i propri sogni possano diventare realtà! Ci siamo poi incamminati verso Central Park (ingresso da Columbus Circle) che abbiamo attraversato, soffermandoci per qualche minuto al memoriale di Jhon Lennon e sino ad arrivare al Metropolitan Museum of Art (MET). Noi abbiamo scelto di attraversare il parco a piedi per poterci perdere nelle sue stradine e godere degli scorci su NY, ma è possibile attraversarlo anche in biciletta. Il MET è il più grande museo di NY e ospita un numero elevatissimo di opere d'arte: suggeriamo di individuare prima le opere d'arte che si vogliono sicuramente vedere. Dopo una rapida pausa pranzo con hot-dog a Central Park, ci siamo incamminati verso il MoMA (Museum of Modern Art), museo di arte moderna; senza dubbio, il mio preferito a NY! Le visite per i musei richiederanno un po' di tempo, ma ne vale la pena. Per la serata del secondo giorno, abbiamo deciso di andare a vedere un film allo Skyline drive-in di Brooklyn / East River (i biglietti sono acquistabili on line sul sito www.skylinedriveinnyc.com così da poter vedere anche la programmazione). Dopo una breve sosta in hotel, siamo andati con Uber dall'altro lato del ponte. Consigliamo di arrivare con un po' di anticipo perchè dal drive-in si gode di una vista unica su Manhattan che al tramonto lascia davvero senza parole. Abbiamo approfittato del tempo a nostra disposizione per fare anche un giro nei dintorni del drive-in per cercare qualcosa da mangiare. Da bravi italiani, abbiamo trovato una pizzeria; abbiamo preso una pizza da asporto che abbiamo portato poi mangiato sulle sedie sdraio del drive-in in attesa che il film cominciasse. Troverete pochi turisti e vi sentirete di fare un'esperienza unica. Super suggerito!
Terzo giorno a NYC
Il terzo giorno ci siamo incamminati dal nostro hotel per raggiungere l'high line di New York. Come avevamo letto prima di partire, si tratta davvero di una bellissima passeggiata. Dalla riqualificazione di una linea ferroviaria sopraelevata in disuso, è nato un parco lungo più di 2 km. Il nostro punto di partenza è stato all’altezza della 34th Street (dove è stato inaugurato nel 2019 l'Hudson Yards) e da lì siamo arrivati, seguendo il percorso, sino al Chelsea Market. Suggeriamo di andare al Chelsea Market per una pausa pranzo. Noi quel giorno avevamo in programma un pranzo a Soho, per cui dopo un breve giro tra i tipici negozi del Chelsea Market (mercato al chiuso che offre una vasta scelta di cibo e negozi davvero particolari), facendoci guidare dalle vibes dei quartieri, abbiamo vagato tra Chelsea e West Village, facendo una sosta al Washington Park, dove abbiamo goduto di una bellissima esibizione jazz di alcuni artisti di strada. In zona Chelsea e West Village per gli amanti di Friends è possibile vedere il palazzo della famosa serie e per quelli di Sex and the City è possibile attraversare Perry Street, che ospita la casa di Carrie Bradshaw. Dopo un piacevole pranzo nel ristorante dell'hotel Nomo, a Soho, abbiamo preso un Uber e ci siamo diretti verso il Solomon R. Guggenheim Museum. Anche questo museo è situato nell'Upper East Side. Il Guggenheim colpisce soprattutto per la sua struttura, davvero unica. Suggeriamo di salire con l'ascensore al 6° piano e percorrere poi le rampe che portano all'ingresso in discesa. Come ogni visita a New York che si rispetti, per la sera del terzo giorno abbiamo deciso di andare a vedere un musical di Brooklyn. La scelta è ricaduta su Moulin Rouge. Ok, sono di parte perchè amo il film, ma davvero: il più bel musical di Broadway che abbia visto! Al termine dello spettacolo, l'intera sala era in piedi ad applaudire i performer. Super consigliato! Unica nota: cercate di anticiparvi nell'acquistare i biglietti (acquistabili online), così da avere più scelta per i posti e per non pagare una cifra esorbitante.
Quarto giorno a NYC
Il quarto giorno, dopo una buona colazione, ci siamo incamminati verso il Financial District. Abbiamo visitato il memoriale dell'11 settembre. Abbiamo dedicato qualche minuto alle due grandi vasche costruite al posto delle due torri. Per un momento, la frenesia di NY in quel posto sembra fermarsi e tutto sembra assumere una toccante forma di sacralità. Abbiamo poi visitato il museo del memoriale, acquistando direttamente lì i biglietti di ingresso. Anche il museo, ricco di cimeli e ricostruzioni di quel giorno, colpisce ma al contempo lascia con tante domande. Abbiamo fatto la pausa pranzo al Financial District e poi un giro nel distretto che, come si può immaginare, essendo un luogo di uffici, non colpisce in maniera particolare rispetto agli altri quartieri di NY. Per chi non l'avesse vista, suggeriamo di cogliere l'occasione per organizzare la visita alla Statua della Libertà e ad Ellis Island. Noi ci eravamo già stati in passato, per cui abbiamo deciso di ammirarla per un momento da lontano dal Battery Park. La sera del quarto giorno avevamo in programma un aperitivo e cena con amici. Per un ottimo margarita, consigliamo di andare da Dos Caminos (Hudson Street). Per la cena, siamo stati da Catch sulla 9th street.
Quinto giorno a NYC
Il quinto e ultimo giorno a New York abbiamo deciso di dedicarlo a Brooklyn. Abbiamo raggiunto il quartiere con la metropolitana (da Bryant Park abbiamo preso la linea F che in circa 20 minuti ci ha portati a Dumbo). Abbiamo, quindi, fatto un giro per la zona di Dumbo. Camminando un po', si arriva in un punto in cui si ha il Ponte di Brooklyn a sinistra, quello di Manhattan sulla destra e lo skyline davanti: sembra di essere davvero in un film. Suggeriamo di arrivare, per godere di questa vista, a Pebble Beach. Da quel punto, abbiamo deciso di farci guidare un po' dal percorso del Brooklyn Bridge Park. Ci siamo fermati per pranzo in un piccolo ristorante in zona Borough Hall e camminato per la zona di downtown. A questo punto, abbiamo dovuto fare una scelta. Brooklyn è grande e avrebbe meritato probabilmente più tempo per la sua visita, ma abbiamo deciso di spostarci nella zona di Williamsburg. Unica cosa che possiamo dire è che ci è piaciuta talmente tanto che sicuramente la prossima volta che torneremo cercheremo una casetta lì! Si esce dalla frenesia di Manhattan e ci si ritrova in un quartiere hipster, con murales, parchi, bar e ristoranti. Consigliamo sicuramente una passeggiata per Bedford Avenue e un aperitivo da "Hole in the Wall". Per l'ultima sera, abbiamo deciso di andare in una steakhouse tipica newyorkese vicino Central Park, Quality Meat. Il locale è molto carino, ci avevano riservato una zona privata esterna, la carne buonissima, i vini anche, il conto un po' alto (ma ce lo aspettavamo!). Post cena, siamo andati con amici al 230-fifth, rooftop bar con discoteca. Ci siamo divertiti molto, in un locale davvero bello e con una vista pazzesca sulla città!
Ultima mattina a NYC
Per l'ultimo giorno a NYC, abbiamo deciso di fare una buona colazione a Pershing Square, con la visuale di Grand Central davanti. Abbiamo fatto, poi, gli ultimi acquisti e abbiamo deciso di andare a visitare il Natural History Museum. La giornata era molto calda per cui abbiamo preferito trascorrere un paio di ore nel museo di "Una notte al museo". Dopo un pranzo rapido nell'Upper West Side, che ancora non avevamo avuto modo di visitare a piedi, ci siamo diretti verso l'hotel e, una volta ritirate le nostre valigie, con Uber siamo andati in aeroporto. Ma come dicevo nell'introduzione, il nostro viaggio non è finito qui! Abbiamo deciso di unire a NYC un giro sulla West Coast che si è dimostrato essere pazzesco! Per maggiori info, visitate il diario del mio compagno di viaggio @Gian Filippo Bendandi!
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